Un’esperienza tra gusto, storia, sport e relax: benvenuti sui Colli Euganei

Weekend sui Colli Euganei, tra gusto, storia, sport e relax

Un contesto ambientale e storico unico tra storia, natura, terme, attività outdoor e una famosa tradizione vitivinicola. Ecco qualche idea per un weekend sui Colli Euganei

Un weekend tra cure termali, sport, natura, storie ed enogastronomia. Tante esperienze che confluiscono in un’unica destinazione, che piano piano si sta scoprendo e viene apprezzata da turisti di tutto il mondo: questo sono i Colli Euganei.

Un insieme di rilievi che non superano i 600 metri (e quindi non possono essere definiti montagne) e polmone verde a due passi da Padova ma che nascondono tutto il fascino delle mete non ancora totalmente esplorate: la bellezza dei sentieri secondari, da guadagnarsi ad ogni passo, contrapposta alle strade turistiche più battute, che racchiude una genuinità e un’atmosfera rilassata che riescono a trasportare ogni visitatore in un mondo lontano dalla frenesia di tutti i giorni.

Strada del Vino dei Colli Euganei: come valorizzare un territorio

L’associazione Strada del Vino dei Colli Euganei, nata proprio per valorizzare e rendere un unico patrimonio turistico il territorio creando una perfetta sinergia tra operatori, enti locali e residenti, è riuscita nel suo intento: ha trasformato una meta – i Colli Euganei per l’appunto – in un’esperienza da vivere, unendo le diverse peculiarità di questo territorio in un’unica offerta. Di caratteristiche uniche, infatti, ce ne sono tante: la vera ricchezza è poterle viverle insieme, in un fine settimana che riempie i sensi e l’anima.

Fonti termali di Abano e Montegrotto

La prima particolarità di questo territorio è sicuramente la presenza di fonti termali: l’acqua parte sotterranea dai monti Lessini, per 20 anni resta sottoterra a 2-3mila metri di profondità, scaldandosi e arricchendosi di minerali, per poi sgorgare ad Abano e Montegrotto a 78 gradi per rilasciare tutte le proprietà che fanno bene alla salute dell’uomo. Non a caso Abano e Montegrotto erano centri termali già rinomati prima della nascita di Cristo, quando il territorio era conteso tra Veneti ed Euganei, diventando in epoca romana una delle zone più amate per la cura e il relax.

L’intera storia italiana è passata per questi centri, che sono diventati anche quartier generale dell’esercito durante la Prima guerra mondiale e ospedali da campo durante la Seconda. Per poi rinascere, nei giorni nostri, come meta turistica termale. I due comuni vivono grazie alle strutture ricettive, di grande qualità ed eleganza, che ogni giorno ospitano turisti da tutto il mondo. Ma anche grazie ai visitatori locali che conoscono le proprietà curative dei fanghi termali: secondo una recente ricerca in collaborazione con l’Università di Padova, i fanghi di Abano hanno una proprietà antinfiammatoria superiore a quella del cortisone.

Storia e bellezza nel Grand Hotel Trieste & Victoria

Une empio di storia e bellezza è il Grand Hotel Trieste & Victoria, che sorge proprio nel cuore pedonale di Abano. All’interno arredi storici, quadri, porcellane, lampadari di Murano: tutto parla dello stile originario dell’hotel, della sua splendida atmosfera fin de siècle.

Nato nel 1912, diventa subito il grand hotel di riferimento della clientela internazionale che vuole godersi il soggiorno termale. Durante la Prima Guerra Mondiale ospita il Comando Supremo di Stato Maggiore dell’Esercito italiano, e nella camera 106, il 4 novembre 1918 il generale Armando Diaz firma il Bollettino della Vittoria che chiude la Grande Guerra. Ora il suo appartamento è una delle suite più affascinanti, con la scrivania del generale e la specchiera originale dell’epoca.

Qui, però, non c’è solo storia: all’interno dell’hotel si può trovare una meravigliosa Spa dove potersi sottoporre a fanghi e cure estetiche, tre piscine all’aperto di acqua più o meno bollente, idromassaggi e percorsi relax.

Colli Euganei e attività outdoor: sport, avventura e relax

Dopo la cura per sé stessi, arriva l’avventura. I Colli Euganei sono infatti il paradiso delle attività outdoor. Strade asfaltate secondarie o sentieri il mezzo al bosco trasformano questo scenario nel luogo ideale dove pedalare con bici da strada, gravel e mountain bike. I dislivelli ci sono (le pendenze non sono sempre morbide), ma il fatto che non si superino mai i 600 metri di altitudine fa sì che i percorsi siano sempre dei divertentissimi sali scendi incastonati nelle bellezze del territorio.

Da Abano, ad esempio, è molto semplice raggiungere una delle salite storiche dei Colli Euganei, protagonista anche dello scorso giro d’Italia: il passo del Roccolo. La salita inizia da Torreglia e si può optare per fare tutta la parte asfaltata, circa 5 km con una pendenza media del 10%, oppure aumentare un po’ la pendenza e puntare al monastero del Monte Rua, per poi svoltare a destra per via Casette e percorrere un meraviglioso sterrato in mezzo al bosco, per poi reimmettersi su asfalto. I Colli Euganei sono perfetti anche per chi ama fare trekking e arrampicata, con numerosi sentieri e ferrate adatti a ogni livello. Palestra naturale è sicuramente il Monte Pendice.

Qui nel dettaglio, un itinerario da fare in bici sui Colli Euganei.

Godersi il cibo e il vino nei luoghi di produzione 

Tra una pedalata e l’altra, c’è modo di rifocillarsi con i prodotti locali direttamente nei luoghi di produzione: lungo la Strada del Vino Colli Euganei si è accolti nelle aziende agricole e nelle cantine per piacevoli assaggi di vino accompagnati dagli spuntini tipici e ci si può rilassare negli agriturismi e divertirsi alle feste paesane.

Nei ristoranti e nelle trattorie si può trovare un paradiso gastronomico dove le tradizioni locali si fondono con l’inventiva dei cuochi euganei, i quali sono felici di far gustare le migliori espressioni stagionali dell’orto, del campo e della corte padovana.

Tre tappe di gusto sui Colli Euganei

Qualche meta da non perdere? Sicuramente il Frantoio di Cornoleda, a Cinto Euganeo (PD), pluripremiato per il suo extravergine prodotto dagli splendidi uliveti che impreziosiscono i rilievi dei Colli, da assaggiare in varie declinazioni, dal più morbido al più verde.

Se invece si preferisce sedersi in un ristorante tipico, sempre a Cinto Euganeo (PD), la trattoria Da Sgussa (www.trattoriadasgussa.it) vi attende lungo la salita della Cingolina con piatti prelibati a base di carne (anche di cinghiale, che in questi colli scorrazza libero).

Se si vuole provare un’esperienza enogastronomica non per forza legata al territorio, ma alla scoperta di prodotti di eccellenza da tutta Italia, invece, il luogo ideale è l’osteria Volante di Torreglia a Torreglia (PD) e il suo fantastico giardino incastonato nel verde panorama (www.osteriavolantetorreglia.it).

Una storica viticoltura che punta alla modernità

Sui Colli Euganei, produrre vino è da sempre un’arte favorita dalla morfologia delle vigne e dal clima particolarmente propizio, che grazie al benefico influsso del mare e al terreno vulcanico regalano vini caratterizzati da note mediterranee e minerali. Da Nord a Sud sorgono numerose cantine che, negli anni, sono cresciute per qualità, producendo varie DOC e DOCG, ma anche sperimentazioni che stanno piano piano conquistando il palato dei visitatori e il mercato nazionale e internazionale.

Cantina Quota 101 e la novità del Quota Rosé

Molte aziende si possono visitare per ammirare il disegno delle vigne e terminare le visite con una degustazione didattica. Un esempio è Quota 101, che sorge a Luvignano di Torreglia (PD). “Quota 101” non è semplicemente l’altitudine a cui si trova l’azienda, ma una famiglia che nel 2010 ha deciso di recuperare l’essenza di un luogo: una tenuta immersa nella natura, dove il vino si faceva da sempre.

La famiglia Gardina ha scelto la strada della viticoltura, facendo di questa sfida uno stile di vita. Visitare la cantina è un vero piacere, dato che dalla terrazza panoramica si possono ammirare i profili dei Colli e dell’unico “monte” che spunta solitario: il monte Ortone. E ogni anno arriva in degustazione qualche nuova scommessa: quest’anno è imperdibile, ad esempio, il Quota Rosé, un metodo classico rosé ottenuto da uve raboso, 36 mesi sui lieviti annata 2017, che rinfresca i giorni estivi. Info: quota101.com

Cantina Maeli, la valorizzazione del Moscato giallo

Altra cantina da non perdere e che vi accoglierà con uno splendido terrazzo panoramico, questa volta nella zona di Baone, è Maeli. Deve il suo nome alle antiche terre di origine vulcanica, composte da strati di marne e limo.

Nata nel 2011, a conduzione femminile grazie alla passione di Elisa Dilavanzo, si è posta come mission quella di studiare e valorizzare il moscato giallo, vitigno rappresentativo di questo territorio, in tutte le sue declinazioni: dalla versione ferma alla frizzante rifermentata in bottiglia, dal metodo classico al passito.

Oltre che a Baone, Elisa cura 11 ettari di vigneti e 20 di boschi nelle terre bianche del Pirio: il suo progetto, infatti, si fonde con i principi di viticoltura sostenibile a basso impatto ambientale, che mirano a far esprime alle uve tutta la tipicità territoriale di questa area vulcanica. Info: maeliwine.com

Villa dei Vescovi, scrigno di storia protetto dal FAI

Il vero valore aggiunto della Strada del vino dei Colli Euganei è il contesto ambientale e storico unico in cui si snoda, facendo toccare ai visitatori veri pezzi di storia quali pievi secolari, eremi, castelli medievali, dimore patrizie immergendoli in un’atmosfera a dir poco medioevale.

Un luogo che conquista per la sua bellezza, tanto da essere patrimonio Fai, è Villa dei Vescovi, villa veneta che spicca su un poggio dei Colli: un monumento importante nel panorama delle ville venete, che introduce in queste terre il gusto per la classicità e gli echi rinascimentali romani.

Il concepimento dell’opera fu affidato nel primo ‘500 al veneziano Alvise Cornaro da parte del Vescovo di Padova che voleva creare un circolo intellettuale raccolto attorno al valore del paesaggio e fu progettata dall’architetto veronese Falconetto. La Villa è giunta intatta fino ai giorni nostri e ha conservato nel tempo una preziosa armonia con l’ambiente circostante, tratto ribadito dall’ampio ciclo di affreschi del pittore fiammingo Lambert Sustris.

La Villa gode di un incantevole paesaggio e offre la possibilità di godersi picnic e cene (su prenotazione) circondati da vigneti, ulivi, un frutteto e un laghetto. Info: fondoambiente.it/luoghi/villa-dei-vescovi