Alla Tenuta Muratori di Adro (BS) per la collezione “Nuove forme di continuità” firmata con l’enologo Riccardo Cotarella
Eleganza e freschezza sono diventati ormai da tempo gli aggettivi impiegati (e quasi obbligati) quando si parla di Franciacorta. Di quello spicchio di terra, tra Brescia e Bergamo e ai piedi del lago d’Iseo, che da anni ormai ha pressoché monopolizzato la scena (mediatica e non) ogni qualvolta entrano in gioco le bollicine d’Italia. Una zona ideale, tanto per terreni che microclimi, per coltivare le uve da spumantizzare guardando al modello francese della Champagne. Un’avventura, questa, i cui inizi risalgono “solo” agli anni Sessanta del secolo scorso, sebbene (quasi) tutti siamo ormai portati a identificare la Franciacorta con il Metodo Classico.
E dunque, quando una cantina franciacortina dal nome significativo come Tenuta Muratori lancia sul mercato, anno Domini 2024, due vini fermi le antenne dei giornalisti e degli appassionati non possono che alzarsi incuriosite: si tratta di un gesto in controtendenza, visionario oppure rivoluzionario? Se poi a metterci lo zampino è uno degli enologi di maggior prestigio – Riccardo Cotarella –, che li “firma” entrambi, la provocazione si fa ancora più interessante.
Tenuta Muratori lancia 2 nuovi vini fermi, firmati da Riccardo Cotarella
Bene dunque cominciare allora proprio con le parole di Riccardo Cotarella che durante il tasting di presentazione alla stampa e agli addetti al settore, che si è svolto nella Sala NumeroZero di Tenuta Muratori ad Adro (BS), si è così espresso:
«Osservare, capire e sperimentare è tutto quello che la terra e le uve ci suggeriscono. Abbiamo constatato un potenziale su alcuni nostri vigneti che meritava di essere approfondito. Con questo progetto vogliamo confermare la grande vocazionalità della Franciacorta, dimostrando che di fianco allo Spumante possono nascere prodotti complementari, che arricchiscono l’importanza di questo territorio. I vini presentati sono l’inizio di una sperimentazione importante e completano la gamma dei Franciacorta che rimane il Principe della produzione di Muratori. L’intenzione della cantina non è quella di sconvolgere nulla in Franciacorta ma di proporre una tecnologia diversa ma nel rispetto della tradizione, a partire dal vigneto e poi in cantina».
Mantorosso e Setticlavio, le etichette della linea “Nuove forme di continuità”
Quella che è stata presentata sul mercato è la collezione “Nuove forme di continuità”, composta da due vini fermi in bottiglie numerate: Muratori Mantorosso, 2.927 bottiglie di Pinot nero in purezza e Muratori Setticlavio, 2.065 bottiglie di Chardonnay in purezza. Entrambi in commercio con la denominazione Igt Sebino e riservati esclusivamente al canale Horeca a un prezzo rispettivamente di 70 euro e di 45 euro.
La bontà dell’operazione sta tutta nel presentare la Franciacorta sotto un profilo più esaustivo e completo, all’insegna di quell’inclusione (piuttosto che dell’esclusione: in questo caso dei vini fermi) come del resto ha sottolineato il patron Bruno Muratori:
«La nostra idea di continuità, prima di questo progetto, è da sempre stata una: coltivare le uve in Franciacorta per produrre vini spumanti metodo classico, regolamentati da disciplinare del Franciacorta, per promuovere la massima espressione del nostro territorio partendo da una denominazione che è sinonimo di ‘eccellenza nel mondo e nel mondo del vino. La collezione deve rappresentare un completamento di gamma, che arricchisce il nostro brand».
Tenuta Muratori
Via Valli, 31 – Adro (BS)
https://muratoriwine.it