Lombardia Vino

Tenuta Mazzolino: l’identità oltrepadana del Pinot Nero

Un piccolo clos di Borgogna, nel cuore dell’Oltrepò Pavese, è il grande interprete di vini che leggono il territorio e ascoltano la vigna

Pinot Nero di Tenuta Mazzolino: la nostra recensione
Tenuta Mazzolino si trova a Corvino San Quirino, in provincia di Pavia (Foto © Tenuta Mazzolino).

Terra di castelli e di metodo classico, di dolci panorami collinari e di atmosfere dai tempi antichi. È il mondo aristocratico dell’Oltrepò Pavese, un angolo di Lombardia dalla bellezza nascosta ma che si rivela al mondo come regione vocata per il Pinot Nero. 

La varietà che meglio esprime, proprio per la sua difficoltà, la bravura del produttore e i segreti del suo terroir. Un ragazzaccio dal carattere indomito e ribelle ma che in Tenuta Mazzolino si identifica in eleganza e grande personalità.

Francesca Seralvo, titolare di Tenuta Mazzolino
Francesca Seralvo è la terza generazione alla guida della Tenuta Mazzolino – foto di Tenuta Mazzolino

Identità e carattere del Pinot Nero: quando il territorio fa la differenza

L’anima autentica di questi luoghi, un piccolo mondo antico a Corvino San Quirico, nelle primissime colline tra Casteggio e Broni: un borgo ottocentesco, circondato da campi e vigneti che poggiano su terreni di matrice argillosa, calcare e substrati di sabbie e arenarie. Il terroir perfetto per il Pinot Nero, dove il clima e il savoir faire di Francesca Seralvo danno vita a vini dai profumi eleganti e di grande longevità.

Ex avvocato, Francesca è la terza generazione alla guida dell’azienda, dopo il prezioso lavoro della madre Sandra Braggiotti e del nonno Enrico, francese di origine, che scelse queste terre come punto di aggregazione dei suoi quattro figli e delle loro famiglie.

Dalla Francia all’Oltrepò Pavese: culture vicine e lontane nella storia di Tenuta Mazzolino

Vigneti come piccoli tasselli di un mosaico, con un nome e una propria identità; 39 piccole parcelle che danno raccolte e vinificazioni diverse, con un percorso atto a valorizzare i 20 ettari, quasi tutti vitati a Pinot Nero.

Il vino storico di tenuta Mazzolino, il Noir, nasce nel 1985, su suggerimento di Giacomo Bologna e Luigi Veronelli, cari amici di Enrico Braggiotti: un piccolo angolo di Borgogna che si rivelò perfetto per il Pinot Nero vinificato in rosso, lì dove veniva prodotto quasi esclusivamente in bianco.

Pioniere di una scuola che ha cambiato il volto del territorio, Enrico Braggiotti decise in seguito di avvalersi della consulenza di Kyriakos Kynigopoulos, la figura emblematica nel mondo della Borgogna, che mosse i suoi primi passi proprio qui, nell’Oltrepò Pavese e la cui collaborazione continua ancora oggi.

«Sono quelle amicizie che ti cambiano la vita» racconta Francesca Seralvo, il cui impegno e la passione seguono la tradizione di famiglia, coadiuvata dall’enologo Stefano Malchiodi: rigore in vigna e in cantina e, soprattutto, voglia di puntare al continuo miglioramento.

Noir di Tenuta Mazzolino
Noir, il Pinot Nero di Tenuta Mazzolino (Foto © Malinda Sassu).

Noir 2018, l’aristocratica eleganza del Pinot Nero della Tenuta Mazzolino

Un cavallo di razza, un vino che, lasciato libero di esprimersi nel calice, regala emozioni forti, in un equilibrio millimetrico tra eleganza e potenza, intensità e carattere. Un Pinot non esasperato, frutto della vigna più antica, la Vigna Regina: terreni argillosi con marna in profondità e regime strettamente biologico, su altezze che raggiungono i 350 metri.

Riposa 12 mesi in piccole borgognotte, nuove solo in piccolissima parte, che affinano un superbo Pinot, profondo e sanguigno, dal vivace color rubino. Al naso si apre con evidenti sentori fruttati, prugna e lampone, mirtillo e ciliegia che si fondono ad eleganti profumi di rosa rossa e di spezie dolci.

Sfumature di cannella e tabacco si alternano a note vegetali e di sottobosco, a tratti balsamiche, le stesse che si ritrovano nella grande finezza del palato, dove il legno è delicato e i tannini soffici e fitti.

Il lungo finale è vellutato, a tratti salino e sfuma in leggere note fumè ma anche cacao e amarena. Il racconto di un Pinot raffinato e aristocratico, come un vino d’altri tempi, un’icona di stile che sa prendersi il suo tempo.

Cruasè di Tenuta Mazzolino
Cruasè Metodo Classico DOCG, il Brut Rosè da Pinot Nero (Foto © Malinda Sassu).

Cruasè Oltrepò Pavese DOCG Metodo Classico – Pinot Nero Brut Rosè

Impostato sulla grande eleganza, il Cruasé di Tenuta Mazzolino si propone con un colore affascinante e precisa complessità olfattiva. Nasce da poco più di un ettaro nella parcella di Valle dei Prati dove il Pinot Nero cresce a 200 metri, esposto a nord.

Terreni molto freschi, all’ombra del bosco adiacente che protegge suoli particolarmente ricchi di gesso e calcare. Uve affinate per 60 mesi e spumantizzate a metodo classico, che donano al vino un accattivante colore rosa antico, ottenuto solo per macerazione, con riflessi ramati.

L’estrema finezza del perlage preannuncia un naso elegante di piccoli frutti rossi: ribes e ciliegia, lampone e fragolina, mela e nocciole secche accompagnano note di petali di rosa e fiori freschi, insieme ad accenni agrumati di arancia e mandarino.

Il sorso è fresco e cremoso, delicato ma pieno di verve e sapidità, percorso da ricordi gessosi e una lunga vena agrumata nel finale. Un Cruasè che affascina, attrae e incuriosisce. In poche parole, un rosé blasonato.

La gamma dei vini aziendali è completata, tra gli altri, dalle ottime versioni di Metodo Classico Blanc de Blancs e da Terrazze Alte, l’espressione pura ed elegante del Pinot Nero vinificato e affinato in acciaio. Sbarazzino quanto profondo, ammiccante di frutta rossa al naso quanto sapido e scattante al sorso. 

Piccoli capolavori che non lasciano concessioni o sbavature, vini che liberano nel bicchiere tutto il frutto possibile, tante emozioni e puro piacere (anche) per l’anima.

Tenuta Mazzolino
Via Mazzolino 34 – Corvino San Quirico (Pavia)
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Malinda Sassu

Giornalista e autore Wine, Food & Travel per diverse testate giornalistiche cartacee e online, in Italia e all'estero. Appassionata della vita, dei viaggi e della gente, scopro il mondo attraverso il cibo e il vino, esplorando ristoranti nascosti, cantine e destinazioni culinarie uniche.

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