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L’estate siciliana in un calice di vino: ecco le undici etichette da provare nel 2024

Quali vini siciliani bere nell'estate 2024? 11 etichette da provare

Quali vini siciliani bere nell’estate 2024? La Gazzetta del Gusto ha selezionato 11 etichette da gustare durante i mesi più caldi dell’anno. L’ultimo è una chicca appena tornata in auge

L’estate è il momento perfetto per scoprire e godere di vini freschi, aromatici e vivaci e la Sicilia, con il suo clima mediterraneo unito ad una ricca tradizione vitivinicola, offre una vasta gamma di alternative in tal senso. E non solo bianchi: qualche vino rosso, infatti, servito alla giusta temperatura (non quella ambiente!) può regalare soddisfazioni e sorprese anche con certi piatti a base di pesce.

Qui abbiamo selezionato 11 vini da gustare durante i caldi mesi estivi, l’ultimo è una chicca appena tornata in auge.

Murgo – Extra Brut 2016

Dal 1990 la famiglia Scammacca del Murgo produce spumanti sull’Etna e questo Extra Brut 2016 da Nerello Mascalese rappresenta uno degli spumanti più significativi dell’intera isola. Grande finezza nel calice e grande piacevolezza al gusto sono frutto del lavoro di Murgo. L’enologo è Vito Giovinco. Info: www.murgo.it

Gli spumanti Murgo, tra cui l’Extra Brut 2016 (Foto © Facebook Murgo).

Graci – Muganazzi 2022

Graci è una delle realtà più dinamiche dell’Etna e con questo Carricante proveniente dalla vigna in contrada Muganazzi (frazione di Passopisciaro) sul versante Nord del vulcano e a 700 mt sul livello del mare, racconta ancora una volta le potenzialità del territorio etneo. Affinamento in acciaio e grandi botti di rovere, tra qualche anno sarà ancora più buono di quanto non lo sia già oggi. Info: www.graci.eu

Graci – Muganazzi 2022 (Foto © Graci).

Rallo – Bianco Maggiore 2023

Una famiglia, 100 anni di storia e una devozione per i bianchi: questo Grillo Bianco Maggiore proviene da una vigna sulla Riserva dello Stagnone di Marsala. La famiglia Vesco coltiva viti, grano e ulivi in tre diverse località della Sicilia occidentale, tra Alcamo, Marsala e Pantelleria, tutte in provincia di Trapani. Questo bianco di Rallo profuma di agrumi, pompelmo e soprattutto di estate. Bianco Maggiore è anche il nome di un volatile della famiglia degli aironi che sverna nella Riserva dello Stagnone. Info: www.aziendaagricolarallo.it

Tenuta Ferrata – Veni Etna Bianco 2022

Negli anni ’90 Carmelino Virlinzi convinse gli altri fratelli ad acquistare la proprietà, poi Oreste decise di restituire a quel luogo la sua originaria vocazione legata alla produzione del vino: Tenuta Ferrata è immersa tra noccioleti, querce e castagni ai piedi del Vulcano Etna Patrimonio dell’Umanità. Un cru che richiama sentori di agrumi ma anche vaniglia e mandorla, nato dall’incontro delle migliori uve di Carricante provenienti da vigneti ad alberello dalle Contrade Moscamento e Fossa San Marco. Dalla vendemmia 2023 l’enologo è il giovane Alessandro Serughetti. Info: www.tenutaferrata.it

I vini di Tenuta Ferrata tra cui il Veni Etna Bianco 2022 (Foto © Salvo Ognibene).

Serra Ferdinandea – Rosato 2023

L’azienda frutto della partnership tra le famiglie Planeta dalla Sicilia e Oddo dalla Francia, ha mani e cuore sull’isola e testa oltralpe. Questo vino è un’interpretazione in rosa del vitigno bandiera Nero d’Avola che, grazie alla coltivazione secondo i criteri della agricoltura biodinamica, esalta i caratteri di pulizia e purezza. Una lavorazione in cantina di totale rispetto dell’integrità del frutto e grandissima bevibilità. I vigneti di Serra Ferdinandea si trovano a Sambuca di Sicilia, la cantina a Menfi. Info: serraferdinandea.com

Maugeri – Contrada Volpare 2023

83 terrazzamenti distesi tra Contrada Praino e Contrada Volpare, nei sentieri del bosco di Milo, sul versante Est dell’Etna. Maugeri è il progetto vitivinicolo di una famiglia etnea che torna a fare vino nei luoghi d’origine e che oggi dai 7 ettari di proprietà produce solo bianchi e questo rosato proveniente da Contrada Volpare. Per 100 Best Italian Rosé 2024, è il quarto vino in classifica. Da bere a fiumi mangiando sushi. Info: www.cantinamaugeri.it

Barone Sergio – Lucignola 2021

Il progetto di piantare e coltivare un vitigno reliquia come la Lucignola nasce dal suggerimento dell’agronomo Lucio Brancadoro, così Angela e Luigia, contestualmente al passaggio generazionale propongono questa versione in purezza per valorizzare la varietà e raccontare parte del loro bellissimo terroir a Noto. Una scelta in linea con la mission di Barone Sergio quella di considerare la Lucignola come affermazione dell’identità aziendale attraverso i miglioramenti delle procedure di coltivazione e vinificazione, il racconto del vino ed il recupero della storia della famiglia e del territorio. Info: baronesergio.it

Tenuta del Vallone Rosso – Etna Rosso 2021

Azienda giovanissima nata nel 2021 nel cuore del versante Sud Ovest del vulcano attivo più alto d’Europa: volto, testa e anima è Gianluca Furnari che con i suoi tre ettari di vigneti ad alberello tra le Contrade Vallone Rosso e Montalto oggi produce un bianco e un rosso etneo. Quest’ultimo 80% Nerello Mascalese, 10% Nerello Cappuccio e 10% Alicante, servito leggermente fresco si lascia apprezzare anche con le alte temperature estive. Info: tenutadelvallonerosso.com

Tenuta del Vallone Rosso – Etna Rosso 2021 (Foto © Salvo Ognibene).

Feudo Arancio – Nero d’Avola 2022

I vigneti di Feudo Arancio si espandono su seicento ettari lungo le coste meridionali siciliane, nelle due tenute di Acate e Sambuca di Sicilia. In quest’ultima nasce questo Nero d’Avola buono e contemporaneo in una terra generosa. Rosso rubino al colore, al profumo si distingue per note di frutti rossi ma anche eucalipto. Dotato di grande beva, è fresco e succoso. Info: www.feudoarancio.it

Feudo Arancio – Nero d’Avola 2022 (Foto © Salvo Ognibene).

Feudi del Pisciotto, Cerasuolo di Vittoria 2021

I vigneti e la cantina di Feudi del Pisciotto sono immersi in un paradiso naturale tra Caltagirone e Piazza Armerina. 50 ettari di vigneti ai margini della Riserva Naturale Sughereta di Niscemi e a pochi km dal mare, qui nasce questo Cerasuolo di Vittoria DOCG, Frappato 60% e Nero d’Avola 40%. L’etichetta immaginata da Giambattista Valli, intende rappresentare l’eleganza e lo stile di questo vino, espressione massima delle varietà locali. Info: www.feudidelpisciotto.it

Feudi del Pisciotto, Cerasuolo di Vittoria 2021 (Foto © Salvo Ognibene).

Tonnino – Ceuso 2020

Non una nuova storia ma un nuovo capitolo del grande libro della Sicilia del vino: una premessa utile per capire fino in fondo questo vino. “Ceuso” nasce nel corso degli anni novanta con il più illustre enologo italiano, Giacomo Tachis, che dedicò grande sforzo allo studio della viticoltura siciliana e al rilancio dell’intero comparto enologico della Sicilia. Tra i suoi lasciti più importanti, l’invenzione di Ceuso, un grande rosso da invecchiamento, ottenuto da un blend di Nero d’Avola, Cabernet Sauvignon e Merlot. Oggi questa etichetta torna in vita grazie alla famiglia Tonnino che l’ha aggiunta alla sua carta dei vini dopo aver rilevato anche il bel baglio ad Alcamo. Info: www.vinitonnino.com

Tonnino – Ceuso 2020 (Foto © Salvo Ognibene).
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Salvo Ognibene

Nato in Toscana ma cresciuto a Menfi, ama la pasta, la bici e la Sicilia. E’ laureato in Giurisprudenza all’Università di Bologna ed ha conseguito due master di cui uno in Marketing digitale alla LUMSA. Sommelier e giornalista, si occupa di comunicazione con attività di ufficio stampa e PR. Degustatore e collaboratore di guide enogastronomiche, è autore di 5 libri.

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