Bourgogne Pinot noir “Laforét” 2016: interpretazione di un sogno

Recensione Bourgogne Pinot Noir Laforêt 2016 - Joseph Drouhin

Bissiamo nella degustazione di un vino che è testimone indiscusso di un’identità enoica d’Oltralpe di grande e indiscussa qualità. Tra echi di sottobosco e pindariche sensazioni balsamiche.

Ci siamo ricascati. E che bel capitombolo enoico abbiamo fatto. Dopo aver assaggiato il Bourgogne Pinot noir “Laforét” 2015 (vai alla recensione) questa volta andiamo avanti di un anno. Siamo nel 2016. Questa interpretazione del Pinot noir risente – nella sua identità – di una stagione difficile, con eventi climatici ballerini e per certi versi avversi, anche se bisogna sottolineare che non tutte le zone vinicole della Borgogna sono state colpite in modo omogeneo.

Per questo motivo il Bourgogne Pinot noir Laforét 2016 della Maison Joseph Drouhin denota una caratterizzazione un po’ diversa dal “solito”. Ma, precisiamo, rimane comunque una grande interpretazione. Forse più tagliente e laminare nella sua beva ma sempre con una preziosa carica di balsamicità e punta verde che lo rendono un ideale “sorso d’Autore”.

DiVini connubi d’arte

L’eleganza suadente, a suo modo briosa e soprattutto fresca, del Pinot noir Laforét 2016 riporta alla mente le visioni onirico-longilinee delle “Costellazioni” del Maestro Juan Mirò.